
La scelta dell’attaccatura nella tricopigmentazione
Nella Tricopigmentatione, così come nel trapianto di capelli, uno degli aspetti più importanti per l’ottenimento di un risultato naturale, è la realizzazione della linea frontale, in inglese hairline.
È estremamente importante che il tecnico specializzato in Tricopigmentazione si concentri sul rispetto delle regole morfologiche del volto e analizzi il singolo caso con attenzione, al fine di realizzare una linea dello scalpo equilibrata e che non comprometta la riuscita tecnica del trattamento.
Cos’è la Tricopigmentazione?
La Tricopigmentazione è una disciplina innovativa, che affonda le sue origini nel tatuaggio e nella micropigmentazione, e offre una soluzione immediata e non invasiva alla calvizie.
Consiste nell’inserimento costante e puntiforme di un pigmento specifico nel derma superficiale tramite macchinari appositamente sviluppati al fine di simulare otticamente l’aspetto dei follicoli piliferi tipici di un cuoio capelluto rasato.
Sono necessari abilità tecniche e grande precisione per non compromettere esteticamente il trattamento, a causa di un’espansione eccessiva del pigmento con conseguente creazione di macchie e discromie.
Quando eseguire una tricopigmentazione
La Tricopigmentazione trova vasti ambiti di applicazione nel panorama in costante evoluzione della chirurgia della calvizie.
La tecnica ha ottenuto riconoscimento scientifico da parte del mondo della chirurgia della calvizie, poiché svolge una duplice funzione:
- Di supporto al trapianto di capelli, per migliorare i risultati ottenuti dal chirurgo: Ricordiamo, infatti, che il trapianto presenta dei limiti numerici impossibili da ignorare. Ogni scalpo presenta un numero limitato di unità follicolari che possono essere estratte e innestate nelle zone glabre.
- Di tecnica alternativa al trapianto di capelli qualora la chirurgia non sia possibile a causa di un’area donatrice eccessivamente povera o per la presenza di una patologia che comprometta la funzionalità di tutti i bulbi piliferi.
Di seguito i casi in cui è possibile realizzare un trattamento di Tricopigmentazione per sopperire a un deficit pilifero:
- Alopecia totale;
- Alopecia areata;
- Calvizie comune nell’uomo e nella donna;
- Trattamento post trapianto con capelli lunghi;
- Trattamento post trapianto con capelli rasati;
- Camouflage di cicatrici post trapianto di capelli o altro intervento chirurgico;
- Camouflage di cicatrici post trauma;
- Trattamento con capelli rasati in seguito alla rimozione di un impianto protesico;
- Alopecia barbae.
Come scegliere l’attaccatura
La linea frontale è la zona di attaccatura dei capelli tra la fronte e il cuoio capelluto.
Presenta una caratteristica forma a “U” o a “V” nell’uomo di razza caucasica, con le tipiche stempiature che fisiologicamente arretrano e si fanno più marcate con l’avanzare dell’età, mentre è più dritta e squadrata nelle popolazioni di razza afro.
Nella donna è generalmente più ovaleggiante e non presenta zone glabre sulle tempie.
La hairline è rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per ogni individuo, poiché è la zona del cuoio capelluto che più si nota quando ci si osserva allo specchio e che gli altri guardano quando ci parlano.
Realizzare un trattamento ineccepibile dal punto di vista tecnico, ottenendo puntini microscopici, senza alcuna discromia, ricreando perfettamente le densità tipiche di un capello rasato non è sufficiente se si commette un errore nella progettazione della linea frontale.
I parametri da prendere in considerazione
Studio morfologico del volto
Ogni viso ha caratteristiche proprie che devono essere considerate durante la progettazione. In particolare si possono considerare ampiezza della fronte, struttura ossea, disegno originale (prima della caduta dei capelli), forma del volto, ecc.
Sesso del cliente
Come già indicato, la linea frontale maschile è diversa da quella femminile.
Età del cliente
Qualora il cliente sia molto giovane, il tecnico potrà osare con una hairline più bassa e “aggressiva”. Al contrario, dato il fisiologico processo di arretramento frontale tipico di ogni individuo, nel caso in cui il cliente sia meno giovane, sarà opportuno optare per un disegno più conservativo;
Aspettative del cliente
Importante è sottolineare il ruolo svolto dal consulto. Il primo contatto tra tecnico specializzato e cliente rappresenta uno step essenziale, purtroppo molto spesso erroneamente sottovalutato ed eseguito in modo sbrigativo da operatori non professionali.
È proprio in questo contesto che il cliente indica le proprie richieste e il tecnico spiega come si svolgerà il trattamento e quale risultato sarà possibile ottenere.
In alcuni casi, qualora le aspettative siano eccessive, sarà opportuno che il tecnico le ridimensioni. La ricerca di un compromesso può essere la chiave per ottenere un risultato naturale e armonioso.
Linea frontale e calvizie
In caso di calvizie, l’approccio del tecnico per la ricostruzione della linea frontale può essere duplice:
- Se la hairline naturale del cliente è rimasta intatta, seppur miniaturizzata, il tecnico può prenderla come marcatore di riferimento, senza bisogno di modificarla, a meno che non sia richiesto dal cliente stesso.
- Se la linea frontale è ormai del tutto inesistente e ci si trova di fronte a un grado avanzato di calvizie, sarà invece opportuno riprogettarla seguendo i parametri di riferimento sopraindicati.
Linea frontale e alopecia totale
L’alopecia totale è una patologia del cuoio capelluto che vede una caduta dei capelli che si estende all’intero scalpo, senza esclusione di alcuna area.
Naturalmente in questo caso il trapianto di capelli è impossibile e la Tricopigmentazione rappresenta l’unica soluzione a disposizione del cliente.
La realizzazione di questo trattamento è estremamente complessa e richiede grandi abilità e concentrazione da parte dell’operatore, poiché la linea dello scalpo deve essere interamente costruita.
In particolare, le aree parietali (laterali) e la zona occipitale del cuoio capelluto presentano una pelle molto sottile e delicata ed è molto semplice incappare in errori tecnici che portino a un’espansione del pigmento.
Accorgimenti tecnici per scegliere l’attaccatura
I capelli, in natura, si riuniscono nelle cosiddette unità follicolari, cioè piccoli gruppi caratterizzati da un numero variabile tra 1 e 5 elementi. Lungo la hairline, generalmente si osservano unità follicolari singole e quindi meno folte.
Di conseguenza, anche il tecnico di Tricopigmentazione dovrà fare in modo che i puntini realizzati nella zona frontale siano otticamente più piccoli e chiari rispetto a quelli delle zone del mid-scalp e del vertice.
Per ottenere questo effetto, il tecnico lavora nella zona del frontale solo quando la macchina presenta una quantità inferiore di pigmento ed esercita una pressione inferiore con la mano.
Inoltre, dalla collaborazione con il mondo della chirurgia della calvizie, è stato possibile sviluppare un protocollo di lavoro che preveda l’esecuzione di una linea frontale “a fiore”, che risulti “rotta” e ben sfumata.