Gli strati della pelle e le loro funzioni

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Che cos’è la pelle

La pelle, o cute, è un organo costituito da un tessuto continuo, appartenente all’apparato tegumentario.

Poiché un tessuto è formato da cellule e più tessuti formano un organo, possiamo dire che la pelle è composta da vari tessuti, in particolare quello epiteliale e quello connettivo, che, a loro volta, sono costituiti da cellule di vario genere, tra cui melanociti, corneociti, cheratinociti, ecc.

La pelle rappresenta all’incirca il 15% del peso del corpo (circa 10 kg) e ha una superficie di circa 1,5 – 2 cm2. Il suo spessore varia da circa 0,2 mm sulle palpebre, a 3 mm sul cuoio capelluto, il palmo e il dorso delle mani.

Dopo la muscolatura scheletrica, la pelle rappresenta il maggior organo per estensione del nostro organismo.

L’anatomia della pelle

Come già accennato, la cute è composta da diversi strati. Dall’esterno verso l’interno essi sono:

  • Epidermide
  • Derma
  • Ipoderma

Ne descriviamo, di seguito, le principali caratteristiche:

Epidermide: Lo strato più superficiale della pelle

L’epidermide è lo strato più superficiale della cute. Il suo spessore varia da 30 micron (nella zona dell’areola mammaria) a 2 mm sul palmo delle mani.

L’epidermide può essere suddivisa in cinque strati principali:

  • Basale o germinativo;
  • Spinoso;
  • Granuloso;
  • Lucido;
  • Corneo.

Strato basale o germinativo

Si tratta dello strato da cui germinano (cioè nascono) i cheratinociti.

Questi sono cellule di forma cilindrica o cubica che eseguono continuamente un meccanismo riproduttivo tramite la mitosi (processo di riproduzione asessuata utilizzato dalle cellule per far sì che dalla cellula madre si formino due cellule gemelle).

I cheratinociti, spinti dalle cellule che continuano a riprodursi, si muovono ascensionalmente sino a raggiungere lo strato corneo, passando attraverso vari strati. Questo movimento, che dura generalmente circa 28 giorni, ma che può variare in base ad alcuni fattori (malattie, età, stagioni, ecc.), porta le cellule a subire diverse modifiche, che le porterà alla morte. Si parla di processo di esfoliazione.

Tra i cheratinociti troviamo anche i melanociti. Sono particolari cellule dotati di prolungamenti, il cui compito è il trasferimento della melanina in tutto lo strato basale. La melanina costituisce il pigmento della pelle. Svolge un’importante funzione protettiva contro i raggi ultravioletti.

Strato spinoso o malpighiano

Nello strato spinoso avviene la prima trasformazione delle cellule. Si verifica la formazione dei prolungamenti detti desmosomi, la cui funzione è quella di tenere in contatto le cellule tra loro, poiché queste tendono a distanziarsi.

Strato granuloso della pelle

Anche in questo strato si osservano molte modifiche nelle cellule. La loro forma inizia a ovalizzarsi sempre di più e il nucleo cellulare si altera.

Si assiste, all’interno della cellula, alla formazione della cheratoialina, una proteina. Le spine spariscono.

Strato lucido 

Le cellule sono ancora più piatte e hanno una forma allungata. Si verifica la formazione di un’altra sostanza, la eleidina. Questa conferisce un aspetto lucido al tessuto.

Strato corneo 

In questo strato, le cellule sono prive di nucleo. Appaiono come lamine piatte e sono morte. Sono costituite quasi completamente da strutture filamentose di cheratina. Per questo motivo sono note con il nome di cheratinociti.

La cheratina è una proteina essenziale per l’organismo. Conferisce durezza, permeabilità ed elasticità ai tessuti.

Flora cutanea della pelle

Con il termine flora cutanea intendiamo l’insieme di tutti i microrganismi che popolano la nostra cute.

È opportuno distinguere tra:

  • Flora residente: costituisce un ospite abituale della pelle;
  • Flora temporanea: microrganismi che si insediano sulla cute in forma transitoria.

In un organismo sano, la flora microbica presente sulla pelle non è patogena. Tuttavia, può accadere che, dati i contatti continui della pelle con l’ambiente esterno, transitino sulla pelle anche specie patogene o potenzialmente dannose.

Le funzioni principali della pelle

Questo organo molto esteso presenta due caratteristiche principali:

  • È in grado di ripararsi a seguito di una lesione;
  • È molto elastico. Di conseguenza può adattarsi perfettamente alle modifiche nel volume e nella forma corporea che si verificano fisiologicamente in ogni individuo durante la crescita.

Tra le principali funzioni espletate dalla pelle ricordiamo in particolare

  • Protezione: la cute ci protegge da traumi, radiazioni UV, agenti chimici e microrganismi dannosi per il nostro corpo.
  • Termoregolazione: tramite l’ausilio delle ghiandole sudoripare, la pelle regola il flusso sanguigno attraverso una vasodilatazione o una vasocostrizione, al fine di evitare un’eccessiva dispersione di calore.
  • Mantenimento dei liquidi: è essenziale che il nostro organismo, in seguito a traumi gravi, quali ad esempio un’ustione, non rilasci troppo liquidi ed elettroliti. Le conseguenze, se la pelle non svolgesse questo compito, sarebbero mortali.
  • Metabolica: a livello della pelle si verifica la sintesi della vitamina D.
  • Riserva di nutrienti: la pelle è la sede della riserva lipidica essenziale per il nostro organismo.
  • Immunitaria: la cute coordina la risposta del sistema immunitario per contrastare agenti patogeni e tumori.
  • Sensoriale: il suo strato più esterno, l’epidermide, è in grado di trasmettere stimoli tattili, termici e dolorifici; lo strato più interno, l’ipoderma, riesce a percepire anche segnali vibratori e termici.

Una difesa contro gli agenti patogeni

La nostra pelle si serve di alcuni meccanismi di difesa per evitare una colonizzazione da parte degli agenti patogeni. Lo strato corneo, già descritto nel paragrafo precedente, presenta una struttura così resistente e fitta da creare una vera e propria barriera che impedisce ai liquidi essenziali di non lasciare l’organismo e, allo stesso tempo, ai batteri e ai microbi di penetrare la cute e attaccare il corpo.

Inoltre, lo strato corneo si rinnova continuamente ogni quattordici giorni. Questo processo porta a una desquamazione e alla conseguente espulsione dei microbi.

La pelle, grazie alle immunoglobuline e al cloruro di sodio presenti nel sudore prodotto dalle ghiandole sudoripare, rappresenta un ambiente inospitale per quasi tutti i microbi. In generale, le aree più umide e ricche di sebo dell’organismo, in particolare quelle contigue agli orifizi cutanei, sono le più soggette all’azione di organismi microbici.

Nel caso in cui, a causa delle secrezioni sudoripare e del metabolismo dei lipidi cutanei, si verifichino cattivi odori corporei, è possibile ricorrere all’utilizzo di particolari deodoranti, chiamati batteriostatici, capaci di limitare la proliferazione della flora batterica.

Iscritto al forum Ieson dal 2007, Salusmaster dal 2007 e Bellicapelli dal 2010, moderatore globale del forum Bellicapelli. CRM nello Staff di Milena Lardì dal 2012. Partecipazione attiva ai più importanti meeting mondiali sulla chirurgia della calvizie. Da maggio 2020 sono consulente con esclusiva nazionale per il Web della dott.ssa Chiara Insalaco.