Finasteride topica: Articolo del dott. Massimo Gabellini

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finasteride topica

Articolo sulla Finasteride Topica scritto dal dott. Massimo Gabellini.

Che cos’è la finasteride topica?

Il dott. Massimo Gabellini spiega che la finasteride ancora oggi è considerata un punto fermo nella terapia dell’alopecia androgenetica, poiché grazie al suo meccanismo d’azione di inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi tipo ii, è in grado di interferire con uno dei meccanismi principali che induce la miniaturizzazione del follicolo pilifero, ovvero la conversione del testosterone nel suo metabolita attivo diidrotestosterone (dht).

Sebbene la sua efficacia, supportata da molteplici studi clinici, sia stata dimostrata nella maggior parte dei pazienti affetti da calvizie, il suo utilizzo molto spesso viene limitato da alcuni eventi avversi che possono manifestarsi durante il trattamento.

In particolare gli effetti collaterali sulla sfera sessuale legali all’utilizzo di finasteride, sono considerati da sempre il limite maggiore del farmaco ed il motivo che spesso conduce il paziente all’abbandono terapeutico.

Sappiamo bene che le terapie tricologiche per funzionare devono essere continuative, pena la perdita dei benefici ottenuti durante il trattamento precedente: limitare lo sviluppo di possibili eventi avversi e garantire un corretto funzionamento del principio attivo, ha rappresentato l’obiettivo principale degli studi volti a concepire nuove formulazioni ed applicazioni dei farmaci nella terapia delle calvizie.

Per cercare di ovviare alle problematiche derivanti dall’assorbimento sistemico della finasteride, si è deciso di veicolare il farmaco sotto forma di gel liposomiale, mediante applicazione topica, direttamente sulle aree del cuoio capelluto affette da diradamento; la forma liposomiale, in virtù delle sue caratteristiche farmacodinamiche è in grado di garantire un corretto rilascio del principio attivo nell’arco delle 24 ore, limitando l’assorbimento sistemico del farmaco e di conseguenza i potenziali effetti collaterali.

Come applicare la finasteride topica

La finasteride in gel liposomiale, può essere somministrata alla concentrazione variabile di 1-2,5%, in base all’età, alle caratteristiche del paziente ed al suo grado di calvizie: viene applicata di regola tre giorni alla settimana, direttamente sul cuoio cappelluto, preferibilmente dopo detersione. Il quantitativo di gel corrispondente ad 1 ml deve essere distribuito in maniera uniforme sulle aree affette da calvizie, con delicato massaggio atto a favorirne l’assorbimento: per aiutarsi durante la procedura ci si può servire di un pettine a denti stretti con il quale eventualmente spostare i capelli. È molto importante che il prodotto venga direttamente a contatto con il cuoio capelluto e non venga invece distribuito sul fusto del capello, motivo per il quale il candidato ideale all’utilizzo di finasteride in gel topico è il paziente che porta abitualmente capelli corti.

Efficacia ed eventi avversi della finasteride topica

L’esperienza di due anni di utilizzo del prodotto in un buon numero di pazienti ha portato a ritenere la finasteride in gel liposomiale una buona alternativa terapeutica nella cura dell’alopecia androgenetica. L’elaborazione dei risultati e dei dati ottenuti sarà in futuro materiale per uno studio clinico che avrà come finalità la pubblicazione di un lavoro scientifico. Ad oggi però siamo in grado di fornire un feedback aggiornato sulla base di riscontri clinici pratici.

Lo scarso assorbimento sistemico del principio attivo ha limitato in maniera importante il manifestarsi di eventi avversi sulla sfera sessuale, come calo della libido o difficoltà a raggiungere e mantenere l’erezione: solo in una percentuale esigua di pazienti si sono manifestati effetti collaterali ed in tutti i casi si trattava di pazienti che già avevano manifestato “intolleranza” al farmaco per via sistemica anche a basso dosaggio; inoltre si trattava sempre di pazienti molto “ansiosi”, in cui la componente psicologica ha giocato senza dubbio un ruolo di primo piano nel manifestarsi dell’evento avverso.

La percentuale di recupero dei follicoli miniaturizzati ha mostrato un andamento quasi sovrapponibile a quello ottenibile con l’utilizzo della finasteride sistemica, sia in mono somministrazione, che in associazione a minoxidil. Solo pochi pazienti hanno deciso di abbandonare l’utilizzo della forma in gel per difficoltà legate all’applicazione del prodotto.

Può essere considerata un’alternativa?

Oggi possiamo considerare la formulazione in gel liposomiale come una valida alternativa alla finasteride sistemica, per tutti i pazienti che hanno manifestato in passato effetti collaterali o per i pazienti che vogliono intraprendere una terapia per alopecia androgenetica in maniera completa, non rinunciando al contributo fondamentale che questo farmaco è in grado di apportare.

Il limitato assorbimento sistemico permette di ridurre il rischio di sviluppo di eventi avversi riguardanti la sfera sessuale, rendendo il farmaco “tollerabile”.

Per i pazienti che tendenzialmente portano capelli corti, l’applicazione del gel liposomiale risulta facile: inoltre se ben applicato non tende a “sporcare” il capello in maniera eccessiva.

La somministrazione tre giorni a settimana aumenta la compliance del paziente, facendo percepire il trattamento come “poco impegnativo”.

Iscritto al forum Ieson dal 2007, Salusmaster dal 2007 e Bellicapelli dal 2010, moderatore globale del forum Bellicapelli. CRM nello Staff di Milena Lardì dal 2012. Partecipazione attiva ai più importanti meeting mondiali sulla chirurgia della calvizie. Da maggio 2020 sono consulente con esclusiva nazionale per il Web della dott.ssa Chiara Insalaco.