Controindicazioni alla Tricopigmentazione, la Guida

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Controindicazioni alla Tricopigmentazione

La tricopigmentazione rappresenta un’evoluzione della micropigmentazione paramedicale. Consiste nell’introduzione di depositi puntiformi di pigmento a livello del derma superficiale nel cuoio capelluto tramite l’ausilio di macchinari specifici, al fine di camuffare otticamente condizioni di calvizie o diradamento.

Sempre più diffusa nel mondo estetico e in quello medico, la tricopigmentazione è scelta da migliaia di esperti del settore in tutto il mondo, poiché riconosciuta come valida alternativa o complemento alle convenzionali cure farmacologiche o agli interventi chirurgici di trapianto di capelli.

Di seguito elenchiamo brevemente le condizioni che vedono un’applicazione della tecnica:

  • alopecia androgenetica (calvizie comune)
  • alopecia areata
  • alopecia totale e universale
  • pre e post trapianto di capelli
  • camouflage di cicatrici post trauma e post intervento chirurgico
  • post rimozione di protesi

In questo articolo vogliamo concentrarci, però, su quelle situazioni in cui il trattamento di tricopigmentazione non può essere eseguito, classificando tali casi in tre gruppi principali: ragioni estetiche, ragioni patologiche e tessuto cicatriziale non idoneo al trattamento.

Controindicazioni estetiche

In questa categoria facciamo riferimento a quelle caratteristiche estetiche che rendono un individuo non idoneo al trattamento.

Ricordiamo innanzitutto che il pigmento specifico da Tricopigmentazione simula il colore della cheratina, e presenta una tonalità grigio-cenere. A seconda del colore dei capelli del cliente e della sua pelle, è possibile modificare il colore del pigmento, adattandolo alle diverse esigenze, variando dal biondo scuro, fino ad arrivare al bruno.

Di conseguenza, le seguenti categorie sono escluse dal trattamento:

  • persone con i capelli biondo platino;
  • persone con i capelli rossi;
  • persone con i capelli completamente bianchi.

La ragione di questa scelta è che se questi individui si rasassero, i capelli non mostrerebbero la tonalità della cheratina.

Il tecnico ha una sola opzione a disposizione qualora non voglia rinunciare ad eseguire il trattamento. Il cliente può rasare a pelle i capelli, in modo che lo scalpo assuma le caratteristiche del cuoio capelluto di una persona affetta da alopecia totale, e a quel punto l’operatore specializzato può procedere con il trattamento estendendolo a tutto lo scalpo, ricostruendo interamente la hair line.

Naturalmente si tratta di un approccio poco conservativo e che richiede grande esperienza e abilità tecniche da parte del tricopigmentista, che dovrà analizzare con attenzione il caso prima di eseguire il trattamento.

Controindicazioni legate a patologie del cuoio capelluto

Perché il trattamento di Tricopigmentazione sia efficace e porti ai risultati di naturalezza e ordine desiderati, è necessario che la pelle del cuoio capelluto sia completamente sana al momento delle sedute. In questo modo, il pigmento potrà stabilizzarsi al meglio nel derma, dando forma a quei micro-depositi che, otticamente, simulano le dimensioni dei follicoli piliferi.

Vi sono delle condizioni che affliggono il cuoio capelluto, in presenza delle quali tali requisiti sono messi a rischio.

La dermatite seborroica, ad esempio, è una patologia che colpisce in particolare le zone del corpo ricche di ghiandole sebacee, quali il cuoio capelluto. Si presenta, in un primo stadio, sotto forma di desquamazione della cute e arrossamento. Solo in alcuni casi si registra la presenza di squame untuose e giallastre, eritema, o piccole croste.

Esistono delle terapie, raccomandate da dermatologi e tricologi, in grado di contrastare la condizione. Si tratta di creme e shampoo a base di ketoconazolo o emulsioni corticosteroidee, zinco piritione, octopirox e solfuro di selenio.

Il tecnico di Tricopigmentazione potrà eseguire il trattamento nel momento in cui la dermatite sia guarita e in presenza di cute sana.

Altre patologie del cuoio capelluto, quali psoriasi e follicoliti, rappresentano controindicazioni assolute alla Tricopigmentazione. Il tecnico specializzato non potrà eseguire il trattamento in presenza di tali condizioni.

Iscritto al forum Ieson dal 2007, Salusmaster dal 2007 e Bellicapelli dal 2010, moderatore globale del forum Bellicapelli. CRM nello Staff di Milena Lardì dal 2012. Partecipazione attiva ai più importanti meeting mondiali sulla chirurgia della calvizie. Da maggio 2020 sono consulente con esclusiva nazionale per il Web della dott.ssa Chiara Insalaco.