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Come si formano le cicatrici?
La cicatrice è il risultato del processo biologico di riparazione di una ferita, definito cicatrizzazione.
Si tratta di una neoformazione di tessuto fibroso che interviene con lo scopo di riparare una lesione dovuta a una patologia, a un intervento chirurgico o a un trauma.
I fibroblasti, cellule che producono fibre di collagene, si moltiplicano e formano una sorta di ponte fra le pareti danneggiate. Derma e epidermide proliferano per favorire la guarigione. I cheratinociti si muovono sui fibroblasti e, riproducendosi, danno origine a un nuovo tessuto ricco di nuovi vasi sanguigni.
Cicatrici e psiche, come possono influenzarci
Le cicatrici rappresentano un segno indelebile di un trauma subito dalla pelle. Sebbene in alcune culture, ancora oggi, siano viste come un simbolo di forza e coraggio, nella maggior parte dei paesi non presentano una connotazione positiva.
Una cicatrice può essere un disagio per l’individuo, soprattutto se si trova in una zona del corpo particolarmente esposta.
Tutte le cicatrici, e in particolare quelle da trauma o da ustione, possono rappresentare inoltre un promemoria costante del dolore provato e influenzare negativamente la vita quotidiana sociale e lavorativa di chi le vede sul proprio corpo.
Caratteristiche delle cicatrici
Il tessuto che compone le cicatrici è diverso da quello circostante. Generalmente, nelle persone con pelle chiara si ha una probabilità maggiore che la cicatrice abbia un bell’aspetto. Al contrario, negli individui di colore il tessuto tende a formarsi in maniera più irregolare.
L’aspetto finale di una cicatrice dipende da alcuni fattori, e non dalla ragione per cui si è formata. In particolare:
- tipo di danno subito dalla cute,
- accorgimenti seguiti durante il processo di guarigione,
- modalità con cui la pelle guarisce. Ciò dipende da caratteristiche personali.
Il tessuto cicatriziale è meno resistente ai raggi ultravioletti rispetto alla cute sana e non vi hanno sede follicoli né ghiandole sudoripare. È essenziale proteggere la cicatrice dai raggi UV, soprattutto durante la sua formazione, in modo da evitare che assuma una colorazione eccessivamente pigmentata.
Tipologie di cicatrici, la classificazione
Alcune pelli, durante la fase di guarigione, tendono a produrre due tipi di esiti cicatriziali, che alla vista appaiono come papule sollevate di colore rosa scuro o rosso:
- Cicatrice ipertrofica: si forma nella sede del trauma. Generalmente può migliorare fino a regredire entro un anno dall’evento.
- Cicatrice cheloidea: si forma anche nelle aree adiacenti alla ferita. È costituito da fasci spessi di collagene. Può iniziare a formarsi anche a distanza di anni dall’evento traumatico.
In alcuni casi una cicatrice ipertrofica può evolvere sino a diventare un cheloide, ma è impossibile prevedere in anticipo questo fenomeno. Gli individui con la pelle scura sono generalmente più predisposti alla formazione di cicatrici cheloidee.
Cicatrici da ustione
L’ustione è una lesione della cute e dei tessuti profondi causata da:
- Esposizione a calore (combustibili, elettricità, agenti chimici, sostanze ad alta temperatura);
- Contatto con sostanze chimiche (ammoniaca, acido muriatico, ecc);
- Congelamento
Generalmente si predilige l’impiego di derma artificiale per terapie ricostruttive.
Terapie estetiche per le cicatrici
Sebbene non sia possibile correggere completamente una cicatrice, esistono alcuni trattamenti estetici che ne possono migliorare l’aspetto. Di seguito i principali:
- Trattamenti cortisonici: generalmente consigliati per la cura di cicatrici ipertrofiche o cheloidee, aiutano a ridurre il volume del tessuto esuberante;
- Creme: ideali per rendere la cicatrice più piatta e morbida;
- Massaggi: le tecniche più comuni includono idratazione e stretching. Questi trattamenti aiutano a restringere gli esiti cicatriziali;
- Infiltrazione di principi attivi: realizzati generalmente con collagene e acido ialuronico. Riducono immediatamente il volume della cicatrice.
- Crioterapia: riduce lo spessore della cicatrice portando a un abbassamento della temperatura della pelle.
- Gel in silicone: ammorbidisce e schiarisce la cicatrice. È necessaria un’applicazione costante per qualche mese. Il gel crea un barriera che permette comunque alla pelle di respirare;
- Microdermoabrasione: l’utilizzo di micro-cristalli rimodella la pelle.
- Peeling: realizzati con acido glicolico, acido mandelico, acido salicilico e acido piruvico, diminuiscono la ruvidità della cicatrice tramite la rimozione dello strato più superficiale della pelle e rendono più omogeneo il colore del tessuto.
- Laser CO2: utilizzato per levigare le cicatrici atrofiche senza danneggiare i tessuti circostanti.
- Laser frazionali: tramite l’utilizzo di fibre ottiche, si ha una produzione di attività termica e la conseguente produzione di nuovo collagene.
Terapie chirurgiche per le cicatrici
Se dopo essere ricorsi ai trattamenti estetici l’aspetto della cicatrice ancora non migliora, un’opzione è rappresentata da interventi chirurgici. Ciò è possibile solo dopo che il tessuto si è del tutto stabilizzato.
La scelta del trattamento chirurgico più adatto dipende da diversi fattori quali la tipologia della cicatrice, la sua ampiezza e la zona del corpo interessata dal trauma.
Principali terapie chirurgiche per le cicatrici
- Mosaic surgery: si effettua una rimozione di frammenti di derma lesionato, che sono poi sostituiti da tessuto sano. È possibile ottenere risultati soddisfacenti solo se il tessuto cicatriziale è molto sottile. Ideale, quindi, per cicatrici derivate da interventi chirurgici.
- Dermoabrasione: ideale per cicatrici causate da traumi o interventi chirurgici al volto. Lo strato superficiale della cute è rimosso tramite l’ausilio di strumentazioni specifiche, senza che gli strati più profondi del derma siano in alcun modo danneggiati. Il derma superficiale si riforma poi grazie all’assunzione di farmaci specifici. Ciò consente di ottenere una cicatrice caratterizzata da un tessuto più regolare e più piacevole alla vista.
- Plastica a Z: la direzione di una cicatrice e la sua lunghezza sono modificate tramite lo spostamento di lembi di pelle. Questa procedura è realizzata per motivi estetici o per migliorare la mobilità della zona interessata dalla ferita. Il nome della tecnica deriva dal fatto che si crea una “Z” in corrispondenza della cicatrice.
- Escissione chirurgica completa: per far sì che la cicatrice risulti esteticamente migliore, questa viene escissa e chiusa con una sutura particolare.
- L’escissione “intralesionale”: l’escissione è realizzata in diversi momenti, a distanza di mesi tra una seduta e l’altra, per limitare una tensione eccessiva ai bordi della ferita.
- Escissione e copertura con innesto di cute a pieno spessore: la cicatrice viene asportata e l’area escissa viene coperta con del tessuto sano.
- L’escissione e copertura con cute espansa: dei dispositivi di silicone sono inseriti sotto la cute per migliorare l’aspetto della cicatrice. Questi sono ricchi di soluzione fisiologica che viene rilasciata lentamente nei tessuti.
- Escissione con ricostruzione del piano dermico e innesto di cute sottile: nella zona in cui manca del derma, si applicano dei sostituti dermici specifici. Ciò consente di ottenere una zona più regolare e piatta.