Alopecia Cicatriziale, come riconoscerla?

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alopecia cicatriziale

Che cos’è l’alopecia cicatriziale?

Il termine alopecia cicatriziale indica una perdita di capelli o peli dovuta a un danno irreversibile delle cellule staminali che costituiscono il bulbo pilifero, che porta alla distruzione dei follicoli stessi.

Generalmente la caduta dei capelli si manifesta a chiazze e i follicoli persi sono rimpiazzati da fibrosi o ialinizzazione del collagene. L’alopecia cicatriziale è il risultato del processo fibrotico-cicatriziale dei follicoli piliferi.

Le tipologie di alopecia cicatriziale

Esistono diverse forme e tipologie di alopecia cicatriziale, di seguito analizziamo le principali, le possibili complicanze e soluzioni potenziali.

Lichen planus pilaris

Il lichen planus pilaris è una delle cause principali di alopecia cicatriziale. È una malattia infiammatoria idiopatica che colpisce unghie, peli, mucose e la pelle.

Si manifesta generalmente in donne di mezza età. Inizialmente si osservano la formazione di eritemadesquamazione e la presenza di papule violacee e pruriginose. In un secondo momento, le papule sono sostituite da ipercheratosi follicolare e da un eritema violaceo. La pelle diventa poi biancastra e atrofica e inizia il vero processo di cicatrizzazione.

Tra le terapie maggiormente prescritte ricordiamo prodotti topici, corticosteroidi sistemici, farmaci antimalarici e antibiotici, metotrexate, ciclosporina A e retinoidi.

Follicolite decalvante

Con il termine follicolite decalvante si indicano tutti i disordini del cuoio capelluto caratterizzati dalla presenza di una follicolite cronica che evolve, con il tempo, in alopecia cicatriziale.

Si tratta di una follicolite cronica stafilococcica che si manifesta tramite la formazione di papule e pustole che causano la caduta dei capelli. Il risultato sarà la presenza di chiazze alopeciche circondate da croste.

Alopecia fibrosante frontale

È una forma alopecica che evolve lentamente fino alla formazione di una fascia glabra asimmetrica. È tipica delle donne nel periodo post-menopausale.

In alcuni casi interessa anche le sopracciglia, in generale si osservano una retrazione fronto-temporale e un eritema perifollicolare.

Tra le terapie ricordiamo clorochina, prednisone per via orale, antiandrogeni, finasteride e corticosteroidi.

Tufted fulliculitis

Tipologia di follicolite in cui si registra la formazione di aree infiammate e cicatriziali. È possibile osservare alcuni ciuffi di capelli sopravvissuti, circondati da desquamazione e manifestazioni infiammatorie.

Per poter curare questa condizione è necessario eradicare lo staphilococcus aureus dal cuoio capelluto, procedura tutt’altro che semplice.

Si somministrano farmaci a base di flucloxacillina, ciprofloxacina, doxiciclina, acido fusidico e zinco. Non si esclude il rischio di recidive.

Lupus eritematoso discoide

Si tratta di una patologia autoimmune che colpisce il tessuto connettivo che può portare, se in forma severa, a un’alopecia cicatriziale.

Le cellule staminali del follicolo pilifero si infiammano e causano una repentina caduta del capello.

Le donne sono le più colpite, in particolare se di razza nera. Si osserva la formazione di un eritema violaceo con conseguente atrofia dei follicoli piliferi. Il capello cade e le lesioni che ne derivano sono depigmentate. La cicatrizzazione si realizza tramite la formazione di fibre collagene parallele alla cute.

In alcuni casi si arresta con il tempo, in altri può progredire fino a interessare vaste aree dello scalpo. Le terapie prevedono l’assunzione di idrossiclorochina, acitretina, clorochina, dapsone, talidomide, tacrolimus, isotretinoina e tazarotene.

Pseudopelade di Brocq

L’origine della patologia è ancora sconosciuta agli esperti. Colpisce generalmente le donne tra i 20 e i 45 anni e progredisce lentamente.

Si limita al cuoio capelluto, senza interessare altri peli. Si osserva la comparsa di aree alopeciche non infiammate e asintomatiche. Si registra la presenza di un infiltrato linfocitario che attacca il follicolo senza intaccare l’epidermide. Tale infiltrato distrugge l’unità follicolare.

Tra le terapie ricordiamo steroidi topici e intralesionali, prednisone, idrossiclorochina e isotretinoina. In alcuni casi è possibile intervenire a livello chirurgico.

Cellulite dissecante dello scalpo

È un’alopecia cicatriziale di tipo neutrofilico molto rara. Le cause non sono ancora del tutto note agli studiosi. Colpisce solitamente gli uomini tra i 18 e i 40 anni, soprattutto di razza nera.

Ha origine tramite una perifollicolite con ascessi e aree cicatriziali estese. Si osservano delle pustole che evolvono in noduli infiammatori molto dolorosi.

In genere si raccomanda l’assunzione di isotretinoina, prendisone ed eritromicina ma la risoluzione è complessa poiché non si conoscono esattamente le cause scatenanti.

La chirurgia rappresenta, nei casi più severi, un’opzione a disposizione.

Alopecia mucinosa

L’analisi di questa patologia è molto complessa. Si registrano generalmente papule eritematose alopeciche sul cuoio capelluto e sul volto.

La deposizione di mucina a carico del follicolo pilifero porta alla distruzione dello stesso.

Si interviene generalmente con steroidi topici o intralesionali, fototerapia, isotretinoina e minociclina.

Follicolite necrotica

Rappresenta una sorta di acne del cuoio capelluto che si manifesta con la formazione di papule eritematose pruriginose che portano a cicatrici varioliformi.

Interessa solitamente l’area del naso, della fronte e in particolare il cuoio capelluto, raramente il tronco.

Follicolite cheloidale

I pazienti affetti da questa forma di follicolite lamentano dolore, prurito e bruciore. Si tratta di una patologia cronica estremamente rara che vede la formazione di pustole nella zona della nuca. Le pustole si uniscono sino a formare vaste aree cicatriziali prive di follicoli attivi.

Colpisce di solito giovani di razza nera ed è curata con corticosteroidi topici o intralesionali, o antibiotici sistemici e crioterapia. Solo in rari casi si procede con una chirurgia.

Iscritto al forum Ieson dal 2007, Salusmaster dal 2007 e Bellicapelli dal 2010, moderatore globale del forum Bellicapelli. CRM nello Staff di Milena Lardì dal 2012. Partecipazione attiva ai più importanti meeting mondiali sulla chirurgia della calvizie. Da maggio 2020 sono consulente con esclusiva nazionale per il Web della dott.ssa Chiara Insalaco.